MATERIA rappresenta un nuovo modo di comunicare alcuni contenuti etici, storici, artistici e tecnologici. È infatti concepito come una sorta di museo-messaggio i cui contenuti, partendo dalla storia stessa del sito che lo ospita, si articolano in più direzioni che possono e devono necessariamente cambiare nel tempo per renderlo sempre nuovo e continuamente adattato ai nuovi contenuti e linguaggi più adeguati per trasmettere i suoi messaggi soprattutto alle nuove generazioni.
La filosofia di questo museo sta già nel nome: Museo dell’Arte Tintoria, delle Energie RInnovabili e dell’Ambiente, dove le parole “arte tintoria” possono essere lette insieme o separate, alludendo in un caso all’arte della tintoria o all’arte in senso letterale ed alla tintoria. L’acronimo stesso, letto testualmente, è un chiaro richiamo alla “materia prima” che, nel complesso di Gruppo Colle, viene, e veniva, lavorata sia che si trattasse di grano, di panni greggi, di ferro, di rame, di stracci, o più recentemente di fibre pregiate. L’acqua stessa, vero e proprio trait-d’union e principale protagonista del museo, può essere considerata una materia prima, sia al tempo della gualchiera – qui anticamente presente – in quanto elemento fondamentale della feltratura, sia in tempi moderni in quanto essenziale a tutti i processi tintori.Le due principali attrazioni, di carattere esperienziale, che connotano il museo, sono costituite dal Confessionale e dalla Realtà aumentata. MATERIA è quindi una sorta di manifesto della mission di Gruppo Colle, con le sue principali vocazioni, da quella più storica della tintoria a quella più recente dell’energia rinnovabile, ma entrambe declinate al rispetto ambientale. MATERIA nasce da un’idea di Gruppo Colle S.r.l. con la partecipazione di H2E S.r.l.
Alla scoperta di Materia

Alla scoperta di Materia

Più che di un museo tradizionale, MATERIA è uno strumento per formare la sensibilità ambientale e un nuovo modo per comunicare contenuti etici, storici, artistici oltre che tecnologici. L’acqua, protagonista del museo ed essenziale risorsa naturale, è raccontata sia al tempo della gualchiera come elemento fondamentale della feltratura, sia al tempo moderno in quanto essenziale ai processi tintori, energetici oltre che alla vita in genere. La struttura che contiene il museo e le sue parti esterne consentono quindi di raccontare anche la storia della Val di Bisenzio e di Prato in generale; sono state infatti utilizzate, fin dal medioevo, a fini produttivi, ospitando, in tempi diversi, un mulino a tre macine, una gualchiera, una ferriera, una ramiera e una stracciatura; furono poi aggiunti, nel Novecento, i corpi di fabbrica in cui furono collocati un carbonizzo ed una tintoria ancora oggi funzionante e nel primo decennio del 2000 anche un piccolo impianto idroelettrico visitabile durante il percorso visita. Per quanto riguarda la parte interna del museo, la nota dominante è la modernità. Le due principali attrazioni di carattere esperienziale son costituite dal Confessionale e dalla Realtà aumentata. Il primo, collocato nell’antico vano di una delle due macine, luogo in cui il visitatore è portato a riflettere sul proprio ruolo nell’inquinamento ambientale e al contempo a fare, ad alta voce, una promessa di un comportamento più virtuoso. La seconda è un’installazione che, attraverso la tecnica della realtà aumentata, trasporta invece il visitatore, in una sorta di viaggio nel tempo, conducendolo all’interno di una gualchiera medioevale, passando per una tintoria cinquecentesca, fino ai giorni nostri, all’interno dello stabilimento Gruppo Colle, per poi proiettarlo in una visione futura. Particolarmente significativi, sono i locali interrati del cosiddetto “inferno”, dove erano alloggiate le ruote idrauliche, uno splendido ritrecine in legno Ë ammirabile così come i rarissimi resti di una turbina in ghisa ad asse verticale, risalente alla fine dell’Ottocento. Nella parte esterna è possibile trovare una vecchia turbina Kaplan a pale fisse, e alcune storiche turbine quali la Girard e la Francis.

Il museo, essendo privato, è aperto su prenotazione e i suoi incassi vengono interamente devoluti a Spes Docet O.n.l.u.s.. Il percorso, durante la presenza di mostre temporanee, potrà subire alcune modifiche per l’installazione stessa. Risulterà comunque un arricchimento della visita.
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